Pagina 676 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
d’Israele avesse sventato il loro disegno crudele, salvando la gente
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umiliata e mutilata. Quell’odio per Israele li animava ancora; essi
non potevano neanche immaginare lo spirito di generosità che aveva
ispirato il messaggio di Davide. Quando Satana controlla la mente
suscita l’invidia e il sospetto, che disconosce anche le migliori inten-
zioni. Hanun ascoltò i suoi consiglieri e quindi considerò i messi di
Davide delle spie, coprendoli di scherni e insulti. I propositi malvagi
degli ammoniti erano stati manifestati senza alcun freno, in modo
che Davide potesse conoscere il loro vero carattere. Dio non voleva
che Israele si alleasse con questo popolo pagano e traditore.
Anticamente, come del resto anche oggi, l’ambasciatore era sa-
cro. Una legge universale gli assicurava protezione dalla violenza
personale o dagli insulti. Poiché l’ambasciatore è un rappresentante
del sovrano che lo ha inviato, qualunque torto subìto richiedeva una
pronta ritorsione.
Gli ammoniti, sapendo che l’insulto fatto a Israele sarebbe stato
sicuramente vendicato, si prepararono alla guerra. “I figliuoli di
Ammon videro che s’erano attirati l’odio di Davide; e Hanun e gli
Ammoniti mandarono mille talenti d’argento per prendere al loro
soldo dei carri e dei cavalieri presso i Siri di Mesopotamia e presso
i Siri di Maaca e di Tsoba. E presero al loro soldo trentaduemila
carri... e i figliuoli di Ammon si raunarono dalle loro città, per andare
a combattere” (
1Cronache 19:6, 7
).
Era un’alleanza davvero formidabile. Gli abitanti delle regioni
che si trovavano tra il fiume Eufrate e il mar Mediterraneo si erano
uniti agli ammoniti. A nord e a est della terra di Canaan nemici
armati si erano raccolti per schiacciare il regno d’Israele.
Gli ebrei non attesero che il loro paese venisse invaso. Le lo-
ro forze guidate da Joab attraversarono il Giordano e avanzarono
verso la capitale degli ammoniti. Quando il capitano d’Israele gui-
dò l’esercito verso il campo di battaglia cercò di incoraggiarlo al
combattimento dicendo: “Dimostriamoci forti per il nostro popolo e
per le città del nostro Dio; e faccia l’Eterno quello che a lui piace-
rà” (
1Cronache 19:13
). Al primo scontro le forze coalizzate furono
sopraffatte, ma ciò non bastò per far loro abbandonare l’idea di un
conflitto, e l’anno dopo la guerra si riaccese. Il re di Siria raccolse
le sue forze minacciando Israele con un esercito immenso. Davide,
sapendo quanto fosse importante l’esito di quel conflitto, partecipò