Pagina 680 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
morte non sarebbe stata attribuita al re e Bath-Sheba avrebbe potuto
diventare sua moglie, fugando i sospetti e preservando l’onore del
re.
Uria fu messaggero della propria condanna a morte: la lettera
del re che lui stesso portò a Joab ordinava: “Ponete Uria al fronte,
dove più ferve la mischia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti
colpito e muoia” (
2Samuele 11:15
). Anche Joab, non esitando a
ubbidire all’ordine del re, si macchiò della colpa di quell’inutile
assassinio, e così Uria cadde sotto la spada degli ammoniti. Prima
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di allora Davide aveva governato come pochi: di lui è scritto che
regnò “... facendo ragione e amministrando la giustizia a tutto il
popolo” (
2Samuele 8:15
). Con il suo comportamento onesto aveva
conquistato la fiducia e la fedeltà del popolo. Ma quando si allontanò
da Dio, e cedette al male, divenne temporaneamente un agente di
Satana. Occupando ancora la posizione autorevole che Dio gli aveva
dato, pretese un’ubbidienza che avrebbe messo in pericolo l’anima
di chi lo avrebbe ascoltato. Joab, che aveva stipulato un’alleanza
più con il re che con Dio, trasgredì la legge divina semplicemente
perché il sovrano glielo ordinava.
L’autorità di Davide proveniva da Dio e doveva essere esercitata
solo in armonia con la legge divina. Ubbidire a ordini contrari
a questa legge significava peccare. “Non v’è autorità se non da
Dio” (
Romani 13:1
), ma l’ubbidienza non ci deve portare a opporci
alla legge di Dio. L’apostolo Paolo scrivendo ai corinzi enuncia
il principio che deve guidarci: “Siate miei imitatori” dice, “come
anch’io lo sono di Cristo” (
1Corinzi 11:1
).
Davide ricevette un resoconto dell’esecuzione del suo ordine,
così ben studiata da non coinvolgere né Joab né il re stesso. Joab
“diede al messo quest’ordine: Quando avrai finito di raccontare al re
tutto quello che è successo nella battaglia, se il re va in collera... tu
digli ancora: Il tuo servo Uria lo Hitteo è morto anch’egli. Il messo
dunque partì; e, giunto, riferì a Davide tutto quello che Joab l’aveva
incaricato di dire” (
2Samuele 11:19-22
).
Il re rispose: “Dirai così a Joab: Non ti dolga quest’affare; poiché
la spada or divora l’uomo ed ora l’altro; rinforza l’attacco contro la
città, e distruggila. E tu fagli coraggio” (
2Samuele 11:25
).
Dopo che Bath-Sheba ebbe osservato i giorni del lutto previsto
per il marito, “Davide la mandò a cercare e l’accolse in casa sua.