La ribellione di Absalom
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padre, il Signore, non fermando la mano di Absalom, permise che
gli eventi seguissero il loro corso. Quando i genitori o i governanti
trascurano il loro dovere di punire gli errori, Dio stesso prende la
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situazione in mano. Ma il suo controllo viene in parte annullato
dagli agenti del male e così si verifica una serie di circostanze che
puniranno il peccato con un altro peccato.
Le conseguenze negative dell’indulgenza di Davide nei confronti
di Amnon non erano finite, perché questa fase dell’allontanamento
di Absalom dal padre era appena iniziata. Dopo la fuga a Gheshur
Davide, pensando che il delitto del figlio esigesse una punizione, gli
negò il permesso di tornare. Questo esilio, invece di risolverli, au-
mentò i problemi in cui il re era coinvolto. Absalom, uomo energico,
ambizioso e senza scrupoli, non potendo più partecipare agli affari
del regno a causa dell’esilio, si abbandonò a trame pericolose.
Due anni dopo Joab, deciso a riconciliare padre e figlio, si assi-
curò i servizi di una donna di Tekoa nota per la sua saggezza. Dietro
suggerimento di Joab, la donna si presentò a Davide come una ve-
dova i cui due figli erano stati la sua unica consolazione e il suo
unico sostegno. In una lite uno di questi aveva ucciso l’altro, e ora
tutti i parenti della famiglia chiedevano che il sopravvissuto fosse
consegnato loro per la vendetta. “In questo modo” disse la madre
“spegneranno il tizzone che m’è rimasto, e non lasceranno a mio
marito né nome né discendenza sulla faccia della terra” (
2Samuele
14:7
). Il re si dimostrò sensibile a questo appello tanto da assicurare
alla donna la protezione regale per il figlio.
Dopo avergli strappato ripetute promesse in favore della vita
del giovane la donna supplicò il re di essere tollerante verso di lei,
affermando che il sovrano si era implicitamente dichiarato colpe-
vole per non aver fatto tornare colui che aveva esiliato. “Noi” disse
“dobbiamo morire, e siamo come acqua versata in terra, che non
si può più raccogliere; ma Dio non toglie la vita, anzi medita il
modo di far sì che il proscritto non rimanga bandito lungi da lui”
(
2Samuele 14:14
). Questo ritratto tenero e toccante dell’amore di
Dio nei confronti del peccatore, che tra l’altro veniva da un rude
soldato come Joab, è una prova straordinaria della conoscenza che
gli israeliti avevano delle grandi verità della redenzione. Il re, che
sentiva personalmente la necessità della misericordia divina, non
poté resistere a questo appello e ordinò a Joab: “Va, dunque, e fa,