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Patriarchi e profeti
grazia agli occhi dell’Eterno egli mi farà tornare, e mi farà vedere
l’arca e la dimora di lui; ma se dice: Io non ti gradisco, eccomi, faccia
Egli di me quello che gli parrà”. Poi Davide aggiunse: “Non sei tu
il veggente?”, cioè l’uomo nominato da Dio per istruire il popolo.
“Torna in pace in città con i due vostri figliuoli: Ahimaats, tuo
figliuolo, e Gionathan, figliuolo di Abiathar. Guardate, io aspetterò
nelle pianure del deserto, finché mi sia recata qualche notizia da
parte vostra” (
2Samuele 15:25-28
). In città i sacerdoti avrebbero
potuto rendere un buon servizio al re comunicandogli attraverso i
loro figli Ahimaats e Gionathan i movimenti e i propositi dei ribelli
di cui sarebbero venuti a conoscenza.
Appena i sacerdoti tornarono verso Gerusalemme l’animo degli
esuli si rattristò. Il loro re era un fuggiasco, un esiliato, privo dell’arca
di Dio, il futuro era oscurato dalla paura e da tristi presagi. “E
Davide saliva il monte degli Ulivi; saliva piangendo, e camminava
col capo coperto e a piedi scalzi; e tutta la gente che era con lui
aveva il capo coperto, e, salendo, piangeva. Qualcuno venne a dire a
Davide: Ahitofel è con Absalom tra i congiurati” (
2Samuele 15:30,
31
). Ancora una volta Davide fu costretto a riconoscere che quelle
disgrazie erano la conseguenza del suo peccato. La defezione di
Ahitofel, il capo politico più abile e scaltro, fu provocata dal male
subìto da Bath-Sheba che il nonno Ahitofel voleva vendicare.
“E Davide disse: Deh, o Eterno, rendi vani i consigli di Ahitofel”
(
2Samuele 15:31
). Raggiunta la cima del monte il re si prostrò in
preghiera affidando a Dio il peso che l’opprimeva e supplicando
umilmente la misericordia divina. La preghiera fu subito esaudita.
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Hushai l’arkita, saggio e abile consigliere, che aveva dimostrato
di essere un fedele amico di Davide, si presentò al re con gli abiti
stracciati, la cenere sulla testa per condividere la sorte del sovrano
detronizzato e fuggiasco. Davide comprese, come per ispirazione
divina, che quest’uomo fedele e sincero era necessario per curare
gli interessi del re nella capitale durante i consigli. Ubbidendo alla
richiesta di Davide, Hushai tornò a Gerusalemme per offrire il suo
servizio ad Absalom in modo da neutralizzare gli abili consigli di
Ahitofel.
Con questo raggio di luce in mezzo all’oscurità, il re e i suoi
seguaci scesero verso il Giordano per il versante orientale del monte
degli Ulivi, attraverso un deserto roccioso e desolato in mezzo ad