Pagina 703 - Patriarchi e profeti (1998)

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La ribellione di Absalom
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Absalom, lo gettarono in una gran fossa nella foresta, ed elevarono
sopra di lui un mucchio grandissimo di pietre” (
2Samuele 18:14,
17
).
Così dopo che Ahitofel si era già tolto la vita, perì l’istigatore
della ribellione d’Israele. Il principe Absalom, la cui bellezza era sta-
ta l’orgoglio d’Israele, era stato ucciso nel fiore della sua giovinezza
e il suo cadavere gettato in una fossa e coperto da un mucchio di
pietre, in segno di eterna riprovazione. Quando era in vita Absalom
aveva innalzato per sé un costoso monumento nel parco reale, ma
ora l’unico memoriale che segnalava la sua tomba era un mucchio
di pietre in una landa desolata.
Poiché il capo della ribellione era stato ucciso, Joab fece squillare
le trombe per richiamare l’esercito che stava inseguendo il nemico
in fuga e inviò subito dei messaggeri per portare la notizia al re.
La sentinella che guardava dalle mura della città in direzione
del campo di battaglia, scorse un uomo che stava correndo solo,
seguito a una certa distanza da un secondo. Quando il primo fu nelle
vicinanze, la sentinella disse al re che stava attendendo accanto alla
porta: “Il modo di correre del primo mi pare quello di Ahimaats
figliuolo di Tsadok. E il re rispose: È un uomo dabbene, e viene a
portare buone notizie. E Ahimaats gridò al re: Pace! E, prostratosi
dinanzi al re con la faccia a terra, disse: Benedetto sia l’Eterno,
l’Iddio tuo, che ha dato in tuo potere gli uomini che avevano alzate
le mani contro il re, mio signore”. Alla domanda di Davide carica
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di ansia: “Il giovane Absalom sta egli bene?” (
2Samuele 18:27-29
),
Ahimaats rispose in modo evasivo.
Il secondo messaggero arrivò gridando: “Buone notizie per il
re mio signore! L’Eterno t’ha reso oggi giustizia, liberandoti dalle
mani di tutti quelli che erano insorti contro di te” (
2Samuele 18:31
).
Ancora una volta il padre pronunciò con preoccupazione la domanda:
“Il giovane Absalom sta egli bene?” (
2Samuele 18:32
). Incapace
di nascondere la grave notizia, il messaggero rispose: “Possano i
nemici del re mio Signore, e tutti quelli che insorgono contro di te
per farti del male, subir la sorte di quel giovane” (
2Samuele 18:32
).
Non fu necessario dire altro; Davide senza far nessuna domanda
chinò il capo e “salì nella camera che era sopra la porta, e pianse: e,
nell’andare diceva: Absalom figliuolo mio! Figliuolo mio, Absalom
figliuol mio! Oh, fossi io pur morto in vece tua, o Absalom figliuolo