Gli ultimi anni di Davide
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una, e quella ti farò... Vuoi tu sette anni di carestia nel tuo paese,
ovvero tre mesi di fuga dinanzi ai tuoi nemici che t’inseguano,
ovvero tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti, e vedi che cosa
io debba rispondere a colui che mi ha mandato” concluse il profeta.
Il re rispose: “Io sono in una grande angoscia! Ebbene, che cadiamo
nelle mani dell’Eterno, giacché le sue compassioni sono immense;
ma ch’io non cada nelle mani degli uomini!” (
2Samuele 24:12-14
).
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Il paese fu colpito da una pestilenza che uccise settantamila
israeliti, ma non aveva ancora invaso la capitale quando “Davide
alzando gli occhi, vide l’angelo dell’Eterno che stava tra terra e cielo,
avendo in mano una spada sguainata, volta contro Gerusalemme.
Allora Davide e gli anziani, coperti di sacchi, si gettarono con la
faccia a terra”. E Davide disse a Dio: “Non sono io quegli che
ordinai il censimento del popolo? Son io che ho peccato, e che ho
agito con tanta malvagità; ma queste pecore, che hanno fatto? Ti
prego, o Eterno, mio Dio, si volga la tua mano contro di me e contro
la casa di mio padre, ma non contro il tuo popolo per colpirlo col
flagello!” (
1Cronache 21:16, 17
)
Il censimento non era stato accettato positivamente dagli israeliti,
tuttavia anch’essi avevano accarezzato gli stessi peccati che avevano
ispirato l’azione di Davide. Così come il Signore aveva punito Da-
vide attraverso il peccato di Absalom, attraverso l’errore di Davide
punì i peccati d’Israele. L’angelo sterminatore si era fermato fuori
Gerusalemme sul monte Moriah “presso l’aia di Aruana, il Gebu-
seo” (
2Samuele 24:16
). Seguendo le istruzioni del profeta, Davide
salì sul monte dove eresse un altare all’Eterno “poi edificò quivi
un altare all’Eterno, offrì olocausti e sacrifizi di azioni di grazie, e
invocò l’Eterno, il quale gli rispose mediante il fuoco, che discese
dal cielo sull’altare dell’olocausto” (
1Cronache 21:26
). “Così l’Eter-
no fu placato verso il paese, e la piaga cessò d’infierire sul popolo”
(
2Samuele 24:25
).
Il luogo sul quale fu eretto l’altare, che da allora in poi sarebbe
stato considerato sacro, fu offerto in dono al re da Ornan. Ma il
sovrano declinò l’offerta dicendo: “No, io comprerò da te queste cose
per il loro prezzo e non offrirò all’Eterno, al mio Dio, olocausti che
non mi costino nulla. E Davide comprò l’aia e i buoi per cinquanta
sicli d’argento” (
2Samuele 24:24
). Questo luogo, memorabile perché
su di esso Abramo aveva eretto l’altare per immolarvi il figlio, e ora