Pagina 78 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
Nonostante l’immoralità che caratterizzò l’epoca antecedente al
diluvio, quel mondo non era dominato dall’ignoranza e dalla barba-
rie, come spesso si è supposto. Il genere umano poteva raggiungere
elevati livelli di sviluppo morale e intellettuale e disponeva di facoltà
fisiche e mentali notevoli: il progresso scientifico e la conoscenza
religiosa erano molto avanzati. È errato supporre che a causa della
straordinaria longevità di quegli esseri, le loro menti si sviluppassero
con lentezza. Le loro facoltà intellettuali si manifestavano precoce-
mente, e coloro che nutrivano rispetto per Dio e vivevano in armonia
con la sua volontà continuavano ad accrescere la loro saggezza e le
loro conoscenze per tutta la durata della loro vita.
Se confrontassimo gli illustri studiosi del nostro tempo con uo-
mini della stessa età, vissuti prima del diluvio, risulterebbe subito
evidente una grossa differenza sia nelle potenzialità intellettuali sia
nella forza fisica. Coll’abbreviarsi della vita, la forza fisica e le fa-
coltà mentali dell’uomo si indebolirono. Oggi vi sono uomini che
si impegnano nello studio per venti o trent’anni destando l’ammi-
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razione del mondo per i risultati che ottengono; ma il loro livello
culturale è molto più basso di quello che potevano raggiungere degli
esseri a cui era concesso svilupparsi e progredire per secoli.
È vero che quanti vivono nell’epoca moderna raccolgono l’ere-
dità del sapere conquistato dai loro predecessori, uomini di elevata
statura intellettuale che pensarono, studiarono e scrissero, lasciando
il frutto delle loro fatiche ai posteri. Ma anche considerando questo,
la stirpe di uomini che visse prima del diluvio raggiunse un livello
di progresso più elevato. Essi ebbero tra loro, per centinaia di anni,
colui che era stato formato a immagine di Dio ed era stato conside-
rato “buono” dallo stesso Creatore: il Signore stesso lo aveva istruito
in ogni campo del sapere.
Adamo aveva appreso da Dio la storia della creazione; egli potè
seguire l’evolversi di nove secoli di storia, durante i quali trasmise
queste conoscenze ai suoi discendenti. Gli uomini di quel tempo non
avevano libri: non scrissero dei resoconti storici, ma possedevano
facoltà fisiche e mentali eccezionali, e una memoria saldissima,
grazie alle quali potevano comprendere e ricordare tutto ciò che
veniva loro comunicato, per trasmetterlo inalterato ai posteri. Sette
generazioni vissero contemporaneamente sulla terra, per centinaia
di anni; esse avevano la possibilità di consultarsi e di trarre profitto