Pagina 88 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
realizzazione di questa immensa struttura rese necessario un lavoro
attento e continuo. Nonostante la forza eccezionale degli uomini del
tempo, la preparazione del legname ricavato da alberi di genere e
dimensioni eccezionali richiedeva una quantità di lavoro maggio-
re rispetto a quella oggi necessaria. Noè e i suoi compagni fecero
tutto il possibile per compiere un lavoro perfetto, ma nonostante
tutte le precauzioni e gli accorgimenti l’arca non avrebbe resistito
alla tempesta del diluvio, se Dio non l’avesse protetta dalle acque
impetuose.
“Per fede Noè, divinamente avvertito di cose che non si vede-
vano ancora, mosso da pio timore, preparò un’arca per la salvezza
della propria famiglia; e per essa fede condannò il mondo e fu fatto
erede della giustizia che si ha mediante la fede” (
Ebrei 11:7
). At-
traverso l’opera che Noè stava realizzando manifestava al mondo
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la coerenza del suo messaggio di avvertimento ed evidenziava la
sua fede crescente. Con il suo esempio, egli dimostrò cosa significhi
credere a ciò che Dio dice: investì nell’arca tutti i suoi beni e quando
cominciò a costruire quell’immensa imbarcazione, sull’asciutto, mi-
gliaia di persone vennero da ogni parte della terra per assistere allo
strano spettacolo e udire l’appassionato messaggio di quel singolare
predicatore. Ogni colpo di martello costituiva una testimonianza per
quelle persone.
Inizialmente molti sembrarono accettare l’avvertimento, ma essi
non si rivolgevano a Dio motivati da un vero pentimento né volevano
rinunciare ai loro errori. Durante il periodo precedente al diluvio la
loro fede fu messa a dura prova. Travolti dallo scetticismo essi si
unirono alla massa incredula per respingere quel messaggio solenne.
Alcuni, invece, ne furono profondamente colpiti e avrebbero voluto
seguire Noè: ma coloro che li deridevano e li insultavano erano
così tanti che ne furono influenzati e infine si opposero ai miseri-
cordiosi inviti divini. Questi ultimi divennero presto i più arroganti
nel ridicolizzare le parole di Noè. Nessuno diventa così irriverente
e meschino come chi, dopo aver compreso i propri errori, decide
poi di opporsi all’influsso dello Spirito Santo. Non tutti gli uomini
di quel tempo erano irrimediabilmente dediti al culto degli idoli;
molti dichiaravano di adorare Dio, sostenendo che i loro idoli erano
rappresentazioni della Divinità e che, attraverso queste immagini, le
persone avrebbero conosciuto Dio con maggiore immediatezza. Essi