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Patriarchi e profeti
la validità della legge.
Prima del diluvio solo otto persone, in tutto il mondo, credettero
e ubbidirono alle parole di Dio, pronunciate da Noè. Per centoventi
anni questo predicatore di giustizia avvertì il mondo dell’imminente
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distruzione. Il suo messaggio fu respinto e disprezzato. La stessa
cosa avviene oggi. Prima che il Creatore della legge venga per punire
i trasgressori, essi saranno invitati a pentirsi, a ristabilire un accordo
con Dio. Tuttavia, nella maggioranza dei casi questi avvertimenti sa-
ranno inutili. L’apostolo Pietro dice: “... Negli ultimi giorni verranno
degli schernitori coi loro scherni i quali si condurranno secondo le
loro concupiscenze e diranno: Dov’è la promessa della sua venuta?
Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose
continuano nel medesimo stato come dal principio della creazione”
(
2Pietro 3:3, 4
). Non sentiamo ancora oggi ripetere queste parole,
non solo da chi si dichiara apertamente ateo, ma anche da coloro
che parlano dai pulpiti? “Non c’è motivo di preoccuparsi”, gridano.
“Prima che Dio ritorni, tutto il mondo si convertirà e la giustizia
regnerà per mille anni. Pace, pace! Tutto continua come sempre.
Non preoccupatevi per le provocazioni di questi allarmisti”. Que-
sta concezione del millennio contrasta con quanto è trasmesso dal
Cristo e dagli apostoli. Gesù pose questa domanda significativa: “...
Quando il Figliuol dell’uomo verrà, troverà Egli la fede sulla terra?”
(
Luca 18:8
). Egli dichiarò che lo stato del mondo sarebbe stato si-
mile a quello dei giorni di Noè. L’apostolo Paolo ci avverte che con
l’avvicinarsi della fine si assisterà a un aumento della corruzione:
“Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni
apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori, e a dottrine
di demoni” (
1Timoteo 4:1
). Egli sostiene inoltre che “... negli ultimi
giorni verranno tempi difficili” (
2Timoteo 3:1
) e presenta poi un’im-
pressionante lista di peccati, comuni a coloro che manifesteranno
solo una religiosità apparente.
Quando il tempo concesso loro per pentirsi stava per concluder-
si, i contemporanei di Noè si abbandonarono a feste e divertimenti
eccitanti. Gli uomini più influenti e potenti, per impedire che la
gente fosse impressionata dall’ultimo solenne avvertimento, si im-
pegnarono affinché tutti si abbandonassero ai divertimenti. Oggi non
assistiamo forse allo stesso spettacolo? Mentre i credenti diffondono
l’annuncio dell’approssimarsi della fine, il mondo è assorbito nel-