Pagina 14 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
sa che quello che la Bibbia racconta è totalmente vero. La sua testi-
monianza riprende perciò il testo biblico così com’è, espandendolo
in modo tale da potervi entrare più facilmente dentro, aiutandoci
a immedesimarci con i suoi personaggi, rivivendo i loro problemi,
i loro sogni, le loro delusioni, le loro fatiche, le loro sconfitte e le
loro vittorie per sentirli compagni di uno stesso lungo viaggio in cui
possono cambiare la lingua, lo stile degli abiti e i costumi, ma in
cui si rimane uniti dagli stessi problemi fondamentali e dalle stesse
esigenze. In un tale viaggio, l’esperienza di ognuno può costituire
un avvertimento e un incoraggiamento per tutti gli altri.
“Ora, queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono
state scritte per ammonire noi, che ci troviamo nella fase conclusiva
delle epoche” (
1Corinzi 10:11
). Il libro può essere letto sempli-
cemente per soddisfare una curiosità naturale nei confronti della
Bibbia, ma sarà apprezzato particolarmente da coloro che accettano
[8]
di porsi davanti alla Bibbia per ascoltare quanto Dio vuole dire loro
attraverso le sue pagine. Con le parole di Ellen G. White, possia-
mo dire che i suoi libri “non servono a dare una nuova luce ma a
imprimere nei cuori, in modo vivido, le verità dell’ispirazione già
rivelata”
Bibbia e storia
Per l’uomo contemporaneo è difficile guardare alla Bibbia con
gli stessi occhi della White. Il nostro approccio è più smaliziato e
problematico. La critica si è accanita soprattutto contro i primi libri
della Bibbia, quelli la cui storia è ripresa in Patriarchi e profeti. È
necessario quindi spendere una parola sull’argomento.
Diversi studiosi del secolo scorso e dei primi decenni del nostro
vedevano questi libri solo come una raccolta di miti, leggende e
saghe, testimoni vaghi di un passato non più storicamente raggiungi-
bile, utili soltanto per tracciare, ma con molte incertezze, lo sviluppo
della religiosità di questo libro. Charles Darwin pubblicava L’origine
della specie attraverso la selezione naturale, un’opera che avrebbe
rappresentato il fondamento più consistente contro la visione biblica
della creazione. Pochi anni dopo, Julius Wellhausen proponeva l’ipo-
tesi documentaria, una tesi che tendeva a scardinare il valore storico
1
E. G. White,
Testimonies for the Church, Mountain View, P.P.P.A., 1958, 5:663
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