Prefazione
xi
dei primi libri della Bibbia. Anche coloro che oggi continuano a
vedere nella Bibbia una rivelazione di Dio, sono spesso portati a
leggerla secondo i criteri stabiliti dall’evoluzionismo e dalla critica
storica di cui l’ipotesi documentaria è una componente essenziale.
Gran parte dell’Ottocento era poi impregnato delle idee deistiche.
Il deismo non negava l’esistenza di un Dio creatore, ma rifiutava
all’uomo qualsiasi possibilità di entrare in un rapporto diretto con
lui. In questo contesto la testimonianza di Ellen G. White fu quella
di una donna consapevole dei problemi ma anche, e soprattutto, della
sua personale esperienza di fede con Dio, che illuminava di una luce
intensa le pagine delle Sacre Scritture.
È quindi evidente che la lettura di queste pagine può essere
apprezzata soprattutto da chi condivide la stessa fede di Ellen G.
White o è disposto ad ascoltarne la testimonianza con simpatia e
fare la propria esperienza con Dio per potere capire. Non possiamo
neppure, in questa sede, discutere né la validità dell’evoluzionismo
né quella della critica storica. Possiamo però affermare che, finita
l’epoca delle ubriacature ideologiche del passato - anche di quelle
scientifiche e filosofiche - la Bibbia può essere riletta, ed è riletta
da molti, con rinnovata fiducia. L’evoluzionismo non è un dogma
[9]
intoccabile e per quel che riguarda le origini d’Israele, l’archeologia
ha riportato alla luce tutto un mondo antico estremamente coerente
con il quadro biblico. Dove gli uomini non avevano più il coraggio
di parlare, come aveva detto Gesù, le pietre hanno fatto udire la loro
voce (cfr.
Luca 19:40
). Come dice lo storico John Bright, nonostante
i limiti dei dati in nostro possesso, uno studio obiettivo del materiale
biblico ed extra biblico consentirà di “rafforzare la fiducia che le
traduzioni patriarcali siano fermamente ancorate alla storia”
Intento pastorale
“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprende-
re, a correggere a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia
completo e ben preparato per ogni opera buona” (
2Timoteo 3:16,
17
). Questo testo dell’apostolo Paolo costituisce probabilmente il
presupposto principale su cui si fonda la lettura della Bibbia da
parte di Ellen G. White. L’ascolto della Parola di Dio non è fine a
2
J. Bright,
A History of Israel, Philadelphia, The Westminster Press, 1981
, 77.