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Patriarchi e profeti
della Bibbia contiene l’impronta del grande “Io Sono”, attraverso il
racconto delle sue relazioni con il popolo eletto. La manifestazione
della gloria e della potenza divina non fu mai così evidente come al
Sinai, quando gli israeliti riconobbero Dio come Sovrano d’Israele e
ricevettero i dieci comandamenti. Non fu una mano umana, a impu-
gnare quello scettro: è impossibile descrivere quanto la grandiosa
avanzata del Re degli ebrei attraverso il deserto sia stata imponente e
maestosa. Gesù agiva per il Padre, in ognuna di queste dimostrazioni
di potenza. Non solo con la nascita del Cristo, ma fin dalla caduta di
Adamo e dalla prima promessa di un Redentore, attraverso tutta la
storia: “... Iddio riconciliava con sé il mondo in Cristo...” (
2Corinzi
5:19
).
Il Cristo era il fondamento e la figura centrale del sistema dei
sacrifici, sia all’epoca dei patriarchi sia ai tempi dell’antico Israele.
Dal momento in cui i nostri progenitori peccarono, non c’è stata
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più nessuna comunicazione diretta fra Dio e gli esseri umani. Il
Padre ha affidato il mondo nelle mani del Cristo, perché agisse come
intermediario. Gesù avrebbe salvato l’uomo e difeso l’autorità e
la santità della legge di Dio. Ogni contatto fra il cielo e l’umanità
colpevole si fonda sul Cristo. Fu il Figlio di Dio a consegnare ai
nostri progenitori la promessa della redenzione; fu lui che apparve
ai patriarchi, Adamo, Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe e Mosè che
compresero il messaggio del Vangelo. Essi cercarono la salvezza
attraverso un sostituto che si sarebbe offerto come garante dell’uomo.
Questi uomini giusti e fedeli sono stati in contatto con il Salvatore
che sarebbe venuto nel mondo per assumere la natura umana; alcuni
di loro parlarono con il Cristo e con gli angeli a tu per tu.
Il Cristo non fu solo la guida degli ebrei nel deserto - l’Angelo
che portava il nome di Yahweh e che, nascosto nella nube, dirigeva
la colonna degli israeliti - ma anche colui che comunicò la legge di
Dio a Israele
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IL CRISTO, LA PAROLA - E’ evidente, sulla base delle seguenti osservazioni, che
colui che pronunciò la legge, che chiamò sul monte Mosè e parlò con lui, era il nostro
Signore Gesù Cristo. Il Cristo è colui attraverso il quale Dio si è sempre rivelato all’uomo:
“Nondimeno per noi c’è un Dio solo, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi per la
gloria sua, e un solo Signore, Gesù Cristo, mediante il quale sono tutte le cose e mediante
il quale siamo anche noi” (
1Corinzi 8:6
). “Questi è colui che nell’assemblea del deserto fu
con l’angelo che gli parlava sul monte Sinai, e co’ padri nostri, e che ricevette rivelazioni