Pagina 582 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
di questa schiavitù. Se il Cristo avesse scusato i loro peccati, elogiato
la loro religiosità, essi lo avrebbero accettato come re. Non potendo
sopportare la coraggiosa censura dei loro vizi, disprezzarono quella
persona amabile, dal carattere benevolo, puro e santo che odiava
solo il peccato. La stessa cosa si verifica in tutti i tempi; la luce divi-
na condanna tutti coloro che rifiutano di percorrerla. Rimproverati
dall’esempio di coloro che odiano il peccato, gli ipocriti diventano
agenti di Satana per infastidire e perseguitare i fedeli. “Tutti quelli
che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati”
(
2Timoteo 3:12
).
Sebbene la profezia avesse predetto per Israele una forma di
governo monarchico, Dio si riservò la prerogativa di scegliere il loro
re. Gli ebrei rispettarono questo diritto e la sorte cadde su Saul, figlio
di Kis, della tribù di Beniamino.
Le qualità di quel futuro monarca erano tali da soddisfare l’orgo-
glio che aveva spinto gli israeliti a desiderare un re. “Non v’era tra
i figliuoli d’Israele uno più bello di lui” (
1Samuele 9:2
). Saul, dal
portamento nobile e distinto, nel fiore della giovinezza, alto e avve-
nente, sembrava proprio nato per comandare; tuttavia, nonostante
tutte queste doti, non aveva quelle qualità che rendono una perso-
na veramente saggia. Da giovane non aveva imparato a controllare
l’ira, le passioni impetuose e non aveva mai avvertito la potenza
trasformatrice della grazia divina.
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Figlio di un capo ricco e influente, Saul, secondo le semplici
abitudini del tempo, era impegnato con il padre per compiere anche
i doveri più umili: si era recato insieme a un servo per recuperare
degli animali di suo padre che si erano smarriti. Dopo tre giorni di
ricerca i due si trovarono non lontano da Rama,
la città di Samuele,
e il servo propose di chiedere informazioni al profeta: “... Io mi trovo
in possesso del quarto d’un siclo d’argento” disse “lo darò all’uomo
di Dio, ed egli c’indicherà la via” (
1Samuele 10:8
). Secondo le
abitudini del tempo, infatti, chi entrava in contatto con una persona
di rango superiore le offriva un piccolo regalo in segno di rispetto.
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Circa l’identità di Rama di Samuele e di Rama di Beniamino, il dr. Edersheim dice:
“Questi due punti sono chiariti: Saul abitava a Ghibea ed egli incontrò Samuele per la
prima volta a Rama. Ma se le cose stanno così, sulla base di
1Samuele 10:2
sembrerebbe
impossibile identificare la Rama di Samuele con la Rama di Beniamino o ritenerla l’attuale
Neby Samuel che si trova a circa 7 chilometri a nord ovest di Gerusalemme”.